sabato 15 maggio 2010

AL CUOR NON SI COMANDA





Vivere sulle punte non era nella sua natura piuttosto incline a tenere i piedi ben saldi a terra. Tuttavia c'erano due momenti in cui Victoria non poteva farne a meno.
A scuola di danza e al supermercato. Regolarmente le capitava di doversi arrampicare per raggiungere lo scaffale più alto. Uno stretching azzardato. Detestava doverlo fare. Ma quella volta qualcuno lo fece per lei.
-oh grazie ! - disse voltandosi verso l'uomo che teneva in mano la scatola gigante di corn flakes scrutandola.
-non c'è di che- replicò lui con un accento vagamente straniero.
Non era altissimo ma ben piazzato e sotto la t-shirt verde militare si intravedeva una muscolatura ben tornita. Capelli cortissimi con un ciuffo spiovente sulla fronte, morbidi e scuri.
Victoria gli arrivava con la fronte al mento. Se ne accorse subito perché girandosi con le spalle allo scaffale, se lo era trovato davanti.
Chissà come quella posizione, per un istante, le aveva portato alla mente un abbraccio tanguero.
Lo rivide al semaforo. Si incrociarono mentre lei si accingeva a traversare la strada carica con le borse della spesa e lui arrestò la sua auto per lasciarla passare. Una station wagon color amaranto.
La settimana successiva si incontrarono di nuovo alla cassa dello stesso market.
Questa volta lui si offrì di accompagnarla a casa con la spesa.
Victoria si sentiva stranamente incuriosita da lui ed accettò. Il suo sistema immunitario anti bastardo non le segnalò rischi di sorta.
Ancora non sapeva che spesso l'antifurto dell'anima non funziona in caso di sovraccarico ormonale o quando il livello di guardia della singletudine è al massimo.
Tuta e calzettoni guardò fuori della finestra svolazzare i panni stesi del vicino e poi l'orologio: i ragazzi stavano per rientrare ed era il momento di mettere qualcosa sul fuoco.
Apparecchiò e accese il forno. Controllò la lievitazione del pane e lo infornò.
Suonò il citofono.
-il fiorista, signora!-
Perplessa aprì macchinalmente chiedendosi se non ci fosse uno sbaglio e quando sentì suonare di nuovo per far aprire il portone a 100 metri dal cancello:
-è sicuro di non aver sbagliato persona?- disse prima di premere il pulsante.
-è lei la signora Victoria Lee?-
Aprì.
Uno splendido bunch di fiori diversi tutti gialli, confezionati con rifiniture azzurre, le fu deposto tra le braccia. Si trovava ancora così quando sopraggiunsero i ragazzi.

INCIPIT DAL LIBRO
IL CAVALLO DELLE PAROLE
BY FLOR DE VIDRIO
(LAZIO * ITALY)

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1 commento:

Unknown ha detto...

Quanto mi è piaciuta la veritiera frase ".....spesso l'antifurto dell'anima non funziona"..... Mi sorprendo sempre ogni volta che con poche parole riesci a dire tutto quello che io non saprei spiegare con una pagina intera. Brava Claudia!